1090-91: Guerra fra Matilde ed Enrico IV

per conquistare Governolo

(tratto da Claudio Gobbetti: "Governolo: un viaggio nella storia" p.33)

 

Governolo era uno dei punti strategici più importanti per Mantova, sia per il commercio fluviale che forniva ogni sorta di provviste, sia per la difesa stessa della città.

L'imperatore Enrico IV, scomunicato da Papa Gregorio, non poteva sopportare la sostenitrice della Chiesa: Matilde.

Nel 1090 scese pertanto in Italía e sua prima preoccupazione fu di impadronirsi dei due più importanti baluardi del capoluogo: Governolo e Rivalta sul Mincio.

Nonostante questo, gli fu piuttosto difficile conquistare Mantova che tanto si era trovata bene sotto il governo di Matilde. La città resistette all'assedio dell'imperatore per ben 11 mesi. L'l1 aprile del 1091, Sabato Santo, il Re entrò a Mantova mentre ne uscivano i nobili della Contessa con i propri beni e le armi, imbarcati sui loro navigli posti sul fiume Mincio.

Non venne risparmiato dal saccheggio il Monastero di S. Benedetto tanto caro alla Contessa Matilde.

L'energica Matílde non si diede per vinta.

Riprese nel 1092 la guerra e rioccupò i castelli di Governolo e di Rivalta, senza entrare in Mantova.

Le bastava il possesso di queste due fortezze per assicurarsi il dominio del capoluogo.

In quei momenti i Vescovi di Mantova e di Lucca (S. Anselmo) sotto la protezione di Matilde si salvarono con l'esilio.[1] (cfr. alcune pagine tratte dalla « Vita Mathildis » del Donizone, anno 1115).

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[1] F. Amadei, Cronaca universale della città di Mantova, vol. 1, pagg. 230 - 233.
Vedi anche il commento di un documento in Atti e Memorie dell'Accademia Virgiliana, vol. XLIV (1976), pag. 13.