Breve
storia delle due Battaglie
di
Govérnolo nel 1848
Tratto dall'opuscolo Pro loco "Governolo" nel 150 Anniversario
del Risogimento
a
cura di Claudio Gobbetti
1848- Bronzo raffigurante i bersaglieri
nella battaglia di Governolo
Una
rara fotografia del
1876 di Governolo
La battaglia
del 24 aprile 1848
E terminato il giorno di Pasqua. Inizia la prima lunga notte.
I govèrnolesi che da secoli conoscono quanto è stato importante
il loro paese come luogo di battaglie per conquistare il mantovano,
spengono i lumi delle candele e si avviano a dormire.
Il silenzio della notte nasconde unansia terribile, qualcosa di
molto grave potrebbe accadere.
Poco prima dellalba del 24 aprile 1848 il paese di Govèrnolo si
sveglia improvvisamente dalle cannonate. Inizia la prima battaglia
di Govèrnolo.
Ma cosa avviene durante la battaglia?
Mantova è già occupata dagli austriaci.
Il governatore della città Gorzkowsky, col. dellesercito austriaco,
medita un duplice attacco da nord-ovest del paese, sulla strada
proveniente da Mantova e da est, per Roncoferraro e Casale. Lo scopo
è quello di conquistare Govèrnolo accerchiandolo.
Verso luna di notte le truppe austriache del col. Castellitz iniziano
ad uscire da porta San Giorgio a Mantova.
Il primo nucleo formato da due compagnie è diretto a Roncoferraro e
Casale.
Poco più tardi, un secondo nucleo austriaco, si prepara alla battaglia
con ben sette compagnie, mezzo squadrone di ulani (soldati di cavalleria
austriaca), ed una batteria dartiglieria a piedi.
A Barbasso viene uccisa una sentinella reggiana ed è messo in fuga lavamposto
della Garolda. Verso le quattro del mattino gli austriaci giungono
alle Colombare.
Il Magg. Fontana si allarma. Stanno avvicinandosi gli austriaci per
conquistare il vasto territorio govèrnolese!
Fontana invia immediatamente una compagnia di linea; instrada il Cap.
Cremonini con un cannone, sullargine destro del Mincio (attuale
territorio del comune di Bagnolo), per colpire sullaltra sponda
del Mincio (attuale territorio del comune di Roncoferraro) la colonna
austriaca; colloca nel cimitero di Govèrnolo tre centurie di uomini
e un cannone sulla strada per Casale, lascia una riserva di trecento
uomini tra il ponte levatoio e la chiesa di Govèrnolo, poi si muove
in silenzio verso la località Motta con le centurie Bellettini,
Fontanelli, Piva, Vellani ed i bersaglieri volontari
di Longoni.
Il combattimento inizia alle ore 4,30 e dura sino alle ore 9,00. Lintelligente
dislocazione delle truppe e il coraggio di numerosi soldati riescono
a bloccare gli Austriaci fino a respingerli senza troppe perdite.
Il Fontana scrive al Governo provvisorio modenese che una
vedetta spia di cavalleria ha avvicinato una colonna austriaca sulla
strada proveniente da Mantova, in una località detta Motta. I bersaglieri
mantovani Carlo Alberto e i volontari reggiani e modenesi
si dispongono sulla linea del corso dacqua Fissero sparando
con 2 cannoni (ricordiamo che vi erano altri due cannoni nascosti,
non utilizzati, uno a Govèrnolo puntato verso Casale e un altro
alla destra del Mincio). Essi fanno retrocedere circa 1.500 tedeschi
con 6 cannoni.
Verso le 5 muore, colpito da un proiettile di cannone, il trentatreenne
govèrnolese Andrea Piccina.
Loste govèrnolese Graziani è ucciso a baionettate durante la ritirata
perchè ritenuto collaboratore dei volontari mantovani. Gli austriaci
dichiarano 9 morti e 18 feriti. Le perdite degli italiani sono lievi:
la citata sentinella reggiana uccisa a Barbasso e 7 feriti, due
dei quali gravemente.
Fra i difensori di Govèrnolo si distinguono: Frattini Pietro Domenico;
Gerolamo (detto Nino)
Bixio; il Conte Arrivabene; Bronzetti e i comandanti Longoni e Fontana.
* - * - *
Ben presto la gioia degli abitanti govèrnolesi per lo scampato pericolo
muta in rabbia e delusione. Perchè?
Il magg. Fontana riceve una falsa informazione che più di 4.000 austriaci
si stanno dirigendo verso Govèrnolo.
Fontana abbandona il paese verso sera e retrocede a S. Benedetto. Il
ten. Longoni è costretto a seguirlo preferendo portarsi a Revere,
passando per Ostiglia. A Seravalle è impedito a proseguire per la
presenza delle truppe pontificie comandate dal Gen. Giovanni Durando.
Lamarezza per la ritirata diventerà più grande quando scoprirà
che la notizia del nuovo attacco era falsa.
Nel paese di Govèrnolo il 15 luglio giunge una compagnia austriaca comandata
dal magg. Rukavina.
Il giorno seguente arrivano altre compagnie tedesche.
La battaglia
del 18 luglio 1848
Disegno ottocentesco del Grimaldi un testimone della Battaglia
Arriva lestate! Si spera in una stagione migliore.
E lalba del martedì 18 luglio; una colonna sarda si dirige
a Govèrnolo per riconquistarlo allUnità dItalia.
Lunico ponte sul fiume Mincio è a doppio levatoio e si trova a
Govèrnolo. La parte levatoia del ponte, quella in paese sulla sponda
del fiume opposta alla torre, è alzata e ben incatenata dagli austriaci.
Quella chiusura offre uninvalicabile difesa per gli austriaci:
impedisce qualsiasi passaggio pericoloso proveniente dalla sponda
opposta del fiume dove è situata la torre dellorologio e dove
stanno per provenire i soldati italiani della brigata
Regina, il Regg.to Genova Cavalleria e due batterie di artiglieria.
E necessario impadronirsi della parte del ponte levatoio nel paese,
quella occupata dagli austriaci. Come?
Il Generale Bava ha una geniale intuizione.
In una sua lettera racconta di aver chiesto in prestito alcune barche
mercantili dallingegnere Zanardi. Giunto a S. Nicolò si distacca
dal Generale Trotti con un reggimento, tre squadroni e mezza batteria
verso Bagnolo S. Vito.
Lincarico è di attaccare il paese di Govèrnolo, non appena sarebbe
stato possibile abbassare la parte del ponte levatoio sulla sponda
situata in paese e opposta alla torre. Il resto dei bersaglieri
travestiti, capitanati da Lions, sono nascosti sulle barche sotto
i grossi teli che di solito coprono le merci.
Le barche scendono dal fiume Po, sbarcano alle foci del Mincio, sulla
sponda sinistra, vicino a Sacchetta.
Appena i bersaglieri sentono le prime cannonate nel vicino Govèrnolo
scendono dalle barche e si dirigono di corsa verso il paese.
Lo sbarco è così ben nascosto che gli austriaci non si accorgono di
nulla, anche perchè pongono la loro massima attenzione verso la
torre con limportante ponte levatoio alzato e incatenato.
Le cannonate impediscono agli austriaci di avvicinarsi troppo al ponte
levatoio.
I bersaglieri giunti in paese iniziano a suonare le trombe e i tamburi
per spaventare i nemici e per avvisare, del loro arrivo, i soldati
italiani" nascosti dietro alla torre sulla parte opposta
al ponte.
Un plotone di bersaglieri si avvia dritto al ponte levatoio al fine
di tagliare le corde e le catene. Devono aprirlo per permettere
il passaggio alla brigata Regina. Fra loro si trova il bersagliere
Mugnier ed il ten. Testa che rimane ferito a un dito della mano,
colpito da una delle numerose pallottole dirette al ponte.
LEco del Po nel n° 63 di venerdì 21 luglio 1848 ricorda
il prezioso aiuto fornito da alcuni abitanti del luogo fra i quali
quello del govèrnolese Domenico Comini.
In pochi minuti entrano a Govèrnolo i cavalieri della Genova Cavalleria
con tutto il resto del Reggimento.
In questo episodio muore il ten. Rodolfo Gattinara di Zubiena, il cui
cavallo rimane ucciso durante il passaggio sul ponte del Mincio
ed il ten. Giacinto Silvio Appiotti; resta ferito il ten. Edoardo
Brunetta dUsseaux.
Tutti i militari e volontari italiani inseguono gli austriaci
che fuggono verso Mantova bersagliati lungo la sponda destra del
Mincio (attuale territorio di Bagnolo) dalle truppe del Generale
Trotti.
Molti di quegli austriaci fuggiaschi sono costretti ad arrendersi e
gli altri, gettando armi e vestiti, cercano rifugio nascondendosi
a Mantova, Villimpenta e Nogara.
La breve resistenza a nord del paese permette al ten. austriaco Sickovich
di salvare solo due cannoni.
In questa battaglia diviene trofeo per gli italiani la bandiera degli
austriaci sconfitti a Govèrnolo (ora conservata presso larmeria
reale di Torino), quattrocento prigionieri e otto ufficiali oltre
ai fucili e ai cavalli.
Per il modo in cui è avvenuta la battaglia del 18 luglio con le perdite
esigue di 12 morti e 33 feriti, la battaglia di Govèrnolo è ricordata
come il più brillante fatto darmi dellesercito sardo
nel 1848.
A ricordo di quella battaglia è stato imposto il nome di 2°
Battaglione Govèrnolo a un reparto di bersaglieri del nostro
esercito con sede a Legnano (Mi).
In numerosi uffici militari, reparti, caserme dellesercito italiano,
si può trovare il famoso quadro, opera pregevole del Grimaldi, riguardante
la storica battaglia di Govèrnolo del 18 luglio 1848.
A cura di Claudio Gobbetti
* Il testo è desunto direttamente dai documenti storici, bollettini
di guerre.
A
memoria di quelle battaglie è stato eretto
un monumento e nella ricorrenza
del 150° anniversario il 18 luglio del 1998
si è tenuta una manifestazione commemorativa.
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