Il 14 novembre 1951, in una
paurosa piena, a Governolo l'acqua raggiunse quota 21,44 metri
sul livello medio del mare, vale a dire che fu di circa un metro
superiore alla piena del 1917 e di cm. 80 a quella del 1976.
Le cause, come descrisse lo
studioso Azzi, furono diverse:
1°) precipitazioni atmosferiche senza precedenti
su tutto il bacino imbrifero;
2°) masse d'aria calda gravide d'umiditą determinarono
intense piogge sui rilievi montani fģn sopra ai 2.000 metri, causando
un rapido scioglimento delle nevi esistenti;
3°) i laghi e i fiumi si trovavano in una incredibile
coincidenza di ondate di piena di quasi tutti gli affluenti deģ
Po;
4°) il mare intervenne nella tragedia con alte
maree, prima di allora mai registrate, che eressero una specie
di muro liquido ostacolando il deflusso del Po.
Furono giornate d'angoscia per
la cittadinanza. Tutti erano mobilitati: i, contadini portavano
il bestiame sugli argini, forze armate reclutavano la gente anche
nei bar e nei caffč dei paesi circonvicini per riempire sacchi
di terra per sopraelevare gli argini. In paese, grosse travi di
legno puntellavano la debole mura che doveva resistere alla potente
forza dell'acqua. Numerose squadre di militari vigilavano in continuazione
anche per prevenire eventuali atti di sabotaggio.
La situazione in certe ore divenne
disperata..., l'acqua del Mincio invece di scendere a valle, risaliva
a monte. Le impetuose acque del Po urlavano tanto che si potevano
sentire a lunga distanza.
A Mantova numerosi quartieri
erano completamente allagati. A Cittadella (zona Cartiera Burgo)
furono 450 circa le case invase dall'acqua.
Dopo giorni di vero e proprio
panico, nella nostra zona la situazione si risolse con il cedimento
dell'argine del Po a Occhiobello. Le conseguenze furono disastrose
per tutto il Polesine.
E' da precisare che Governolo,
paese della « bassa mantovana », alcuni anni prima aveva attivamente
partecipato alle proteste agricole. I preti furono spesso considerati
difensori dei ricchi e per questo fatti oggetto di contestazione
e di scherno.
La paura della piena fece dimenticare
i contrasti politici che ebbero il loro culmine nel 1948.
In quei giorni furono straordinariamente
numerose le persone che ricorsero alla preghiera. A Mantova la
salma di S. Anselmo, patrono della cittą, venne scoperta e intensamente
venerata. Governolo non fece eccezione a questo spirito di ritrovata
religiositą.
Il pericolo ottenne un altro
straordinario risultato.
Le differenze sociali non esistevano
pił. Dal parroco al sindaco, dall'ingegnere capo all'ultimo operaio,
tutti lavorarono gomito a gomito, fino all'estremo delle loro
forze per difendersi da una natura rivelatasi improvvisamente
avversa e tanto pił forte dell'uomo.
Fotostoria
di quel periodo