1589:
Una sinagoga ebraica a Governolo
(tratto da Claudio Gobbetti:
"Governolo: un viaggio nella storia" p.89;
vedi ampia documentazione in
Appendice dello stesso testo a pag. 165 -168)
Foto sopra:
Particolare della storica foto del 1876 di Governolo,
fra queste
case (oggi non più esistenti), vi era la Sinagoga Ebraica di Governolo
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Esisteva
a Governolo una comunità di ebrei, i quali avevano un banco feneratizio
fin dal 1480 (vedi articolo in appendice sul testo cartaceo a pag.
165).
Vi
sono le testimonianze di Elia Galli, Leone e Dattilo, i quali ottennero
in quell'anno di acquistare una casa nel Municipio di Governolo.
Essa doveva servire per esercitare il prestito
(qualcosa di simile a una banca) e per il culto della religione
ebraica, ossia come Sinagoga.
·
Sempre
in quell'anno (1589)
venne riconfermato il privilegio ai Governolesi per la vittoria
nella guerra del lontano 1397.
Testimonianze della comunità
ebraica governolese
Verso la fine del sec. VIII, si stabilirono nel mantovano i primi
nuclei delle comunità israelitiche. Secondo il parere degli storici,
esse provenivano da tre correnti migratorie: la romana, la tedesca,
la francese.
Nel sec. XIV la loro presenza era determinata dall'esercizio delle
attività mercantili. Erano infatti: orefici; venditori di pelli
e di cuoio; commercianti di seta; negozianti di legname, di granaglie
e di acquavite. Tali attività permettevano di accumulare grandi
quantità di capitale e soprattutto di poter prestare denaro ad interesse.
Si svilupparono in questo modo, nei maggiori centri del mantovano,
i banchi feneratizi ebraici. Governolo, a causa del commercio fluviale,
non poteva mancare della loro presenza.
Non va dimenticato la preoccupazione della dottrina cristiana,
che tali interessi economici diventassero veri e propri reati di
usura. Vale a dire gli abusi che gli ebrei potevano incorrere nel
richiedere interessi sproporzionati a chi fosse nel bisogno di denaro.
E ben facile comprendere come in quel tempo la Chiesa vietò
ai fedeli il prestito di denaro ad interesse.
Viene qui riportata la documentazione della comunità ebraica governolese
in « Atti e Memorie dell'Accademia Virgiliana » (1 951, vol. XXXI,
pp. 209-213) a cura di E. Castelli. Attualmente non vi sono tracce
di presenza israelitica nel paese.
1480 dicembre 16 (Arch. Gonz-., Decreti Federico 1, libro n. 21,
c. 16 v). - Il Decreto contiene la remissione delle pene nelle quali
era in corso un gruppo d'ebrei per detenzione di libri ed opuscoli
proibiti ad uso orazioni contro la religione cristiana, con preciso
ammonimento a non più ricadervi. Troviamo - tra essi - anche un
banchiere: Moise fu Leuccio da Padova col suo fattore e socio nel
banco di prestito in Governolo.
1495 giugno 11 (Arch. Gonz., Decreti Francesco 11, libro n. 24,
C. 246). Leuccio e Isacco fu Moise ottengono assoluzione da delitti,
crimini, imputazioni, frodi, errori manifesti ed occulti, lievi
e gravi e vengono esonerati e liberati da tutte le condanne nelle
quali siano incorsi e da quelle pene che possano essere state loro
inflitte.
1495 agosto 18 (Arch. Gonz., Decreti Francesco 11, libro n. 24,
c. 250 v). - Leuccio ed Isacco fu Moise Galli ottengono conferma
dei soliti capitoli ma ancora vi vengono inserite nuove norme per
l'esercizio del prestito e per la tutela di chi impegna.
1497 agosto 19 (Arch. Gonz., Decreti Francesco 11, libro n. 27,
c. 3). - Leuccio e Isacco del fu Moise ottengono assoluzione da
delitti, crimini, debiti, obbligazioni e profanazioni di immagini
sacre (sacrilegio questo giunto all'orecchio del Marchese ma non
provato) e ottengono l'assicurazione che nessuno potrà procedere
minimamente contro di loro.
1505 maggio 9 (Arch. Gonz., Decreti Francesco 11, libro n. 33,
e. 97). - 1 fratelli Isacco e Leuccio del fu Moise Galli, ebrei,
ottengono di acquistare una casa in Governolo ed esercitarvi il
prestito.
1533 marzo 1 (Arch. Gonz., Decreti Federico 11, libro n. 39, C.
219). - Emanuele fu Giuseppe Galli, cede a Benedetto fu Calman di
Casalmaggiore e suoi eredi, i diritti, i pegni e l'esercizio del
banco feneratizio. Vende anche la casa per 200 scudi d'oro.
1534 novembre 15 (Arch. Gonz., Decreti Federico 11, libro n. 40,
c. 24 v.). - Benedetto da Casalmaggiore cede la casa ed il banco
con relativi diritti agli eredi del fu Isacco da Norcia.
1540 ottobre 28 (Arch. Gonz., Decreti Card. Ercole Reggente di
Francesco III, libro n. 41, e. 159). - Capitoli e regole per presta-
re a favore degli eredi di Isacco da Norcia, e, per loro, Isacco
de Notte. 1557 ottobre 12 (Arch. Gonz., Decreti Guglielmo, libro
n. 45, c. 103 v). - Si concede a Salomone da Colorno (Parma) di
erigere il banco feneratizio e di esercitare il prestito su pegno
e mutuare « sub usuris » al 15% all'anno con i patti e capitoli
degli ebrei feneratori mantovani, capitoli che vengono inseriti
nel decreto perché non si dica di non conoscerli. 1569 marzo 29
(Arch. Gonz., Decreti Guglielmo, libro n. 48, c. 186). - Salomone
Colorni, che ha altre attività in Mantova, cede la licenza di esercitare
il prestito al 15% nel Castello di Governolo a Moise Galli, ebreo.
1577 maggio Il (Arch. Gonz., Decreti Guglielmo, libro n. 49, c.
20). - Concessione a prestare per 11 anni, dal 1° gennaio 1576,
al tasso del 15% a favore di Moise Galli.
1587 gennaio 29 (Arch. Gonz., Decreti Guglielmo, libro n. 49, c.
162 v). - Capitoli e condizioni da osservarsi per esercitare il
prestito per 10 anni dal primo gennaio 1587, al tasso del 15% e
per i forestieri del 20% a favore di Leone, Elia e Dattilo, eredi
del fu Moise Galli
. 1589 novembre 27 (Arcb. Gonz., Decreti Vincenzo 'I, libro n.
51, c. 59 v). - Elia Galli e Leone e Dattilo, suoi nipoti, ottengono
licenza di comprare una casa nel Municipio di Governolo ed ivi esercitare
il prestito ed erigere la Sinagoga.
1593 settembre 24 (Arch. Gonz., Decreti Vincenzo I, libro n. 51,
c. 255 v), - Concessione dei privilegi ed immunità per 10 anni dal
-l° gennaio 1597 simili a quelli goduti dai feneratori di Gazzuolo
a Elia, Leone e Dattilo Galli. Dal 1597 - al principio di ogni anno
e per 10 anni - pagheranno per censo e tassa ordinaria alla Camera
Ducale 15 doppie di Spagna. Per sovvenire alle necessità delle loro
famiglie, potranno acquistare case per abitazione e condurre in
affitto (sempre per la durata della vecchia e nuova condotta) terre
e possessioni sino alla somma di 500 scudi d'affitto.
1605 ottobre 13 (Arch., Gonz., Decreti Vincenzo 1, libro n. 53,
c. 29 v). - Proroga, a favore dei fratelli Leo 'ne d Dattilo Galli,
della concessione di esercitare il prestito - per 10 anni dal primo
gennaio 1607 - con relativi capitoli per loro, credi, soci, agenti
e successori.
1616 agosto 1 (Arch. Gonz., Decreti Ferdinando, libro n. 54, c.
120 v). - Licenza di prestare, per un decennio, a favore di Abramo
e Zipora Portalcone, credi di Leone e Dattilo Galli.
1619 luglio 19 (Arch. Gonz., Busta n. 301 0 « Commissioni ») Aronne
Sullam e fratelli ebrei avendo ottenuto dal Duca Ferdinando il Decreto
di acquistate da Gentila Galli e marito la metà delle loro ragioni
e della condotta del banco di Governolo, e godere dei privilegi
e grazie, dovranno pagare la metà della solita onoranza.
1620 febbraio 27 (Arch. Gonz., Decreti Ferdinando, libro n. 54,
c. 262). - Rinnovo della condotta decennale - con decorrenza l'
gennaio 1627 - a favore Michele Vita, Aronne Sullam e fratello,
Abramo e Zipora Portaleone banchieri in Governolo e Villimpenta
che hanno sborsato lire 6.365 e promesso, per tassa annuale, doppie
28 e, per i bollettini, 25 ducatoni.
1649 agosto 30 (Arch. Gonz., Carlo 11, Busta n. 3010 « Commissioni
»). - Con riferimento alla grazia concessa da S.A. Carlo Il con
Commissione Ducale del 10 aprile 1649 ad Anselmo Vivanti ebreo,
si dichiara che essa si intende conferita alle persone nominate
dal Vivanti e cioè: Emanuele Montalbotti, Sara Norsa Montai botti
e Zaccaria Vivanti eredi e successori. Questi potranno esercitare
il banco senza obbligo di tenerlo aperto, osservando per il rimanente
le solite norme e privilegi.
1664 luglio 24 (Arch. Gon,-., Decreti Carlo 11, libro n. 59, c.
117 v). - Concessione a favore di Angelo Corinaldi ebreo di esercitare
il prestito per un decennio con decorrenza immediata.
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