William Carburo Negri è senza dubbio la gloria sportiva di Governolo per
eccellenza. Campione d'Italia col Bologna, "eroe" del Prater con la maglia
azzurra, protagonista della scalata del Mantova dalla quarta serie alla
serie A, William Negri è una favola tutta da raccontare. State ad ascoltarla.
Carburo, come tutti i bambini, non appena imparato a camminare, comincia
a dar calci a qualcosa che assomiglia ad un pallone, magari ricavato dalla camera
d'aria di bicicletta o da pezzi di stoffa pressati. La guerra sta per concludersi, c'è
altro cui pensare. Un bel giorno però sul campetto all'ombra del campanile, appare
Arrigo Galassi che ha sotto braccio un vero pallone di gomma, dal peso esagerato
ma pur sempre rotondo.
Dal momento dell'arrivo del pallone, via ad
estenuanti partite che duravano anche 3-4 ore con
frequenti scazzottate che nemmeno gli allora
seminaristi don Valentino Zambelli e
don Beniamino Menini riuscivano a sedare.
Intorno al 1948-'49 fa la sua apparizione il primo
pallone di cuoio: lo avevano acquistato con le loro
mance Leonardo Ghidelli, Guido Benedini, Arrigo
Galassi e Bruno Guerresi. Un oggetto prezioso,
dato in custodia proprio a Willam Negri che
aveva l'obbligo di pulirlo tutte le sere.
Doveva portarlo sul campo quando fosse
presente almeno uno dei proprietari.
Questi potevano usare le scarpe mentre gli
altri giocatori dovevano essere rigorosamente
a piedi scalzi per non danneggiare
la sfera di cuoio.
Sempre in quel periodo, sul praticello davanti al monumento era stata tirata una
rete da pallavolo. Non trovando spazio per il calcio perché praticato in piena
democrazia dai più grandi, ecco che il giovane ma già spilungone William assieme
a parecchi coetanei, comincia a praticare il volley. Viene fondata la società Ardens
che partecipa ai campionati CSI e alle competizioni di atletica leggera. Ma il calcio
rimane la passione più grande. Con la squadra Indomita di Mantova, iscritta al torneo
CSI e nella quale militavano già i cugini Guerresi e Galassi che per motivi di
studio rimanevano in città tutta la settimana, le prime partitine. Partenza al mattino
da Governolo su una bici da donna e l'altra da uomo, con posssibilità di salire,
a turno, sulla canna. In seguito anche l'U.S. Governolese partecipa ai tornei giovanili
Il mister è Mirandola e Negri può inanellare parecchie partite.L'anno successivo
('52-'53) la Govemolese prende parte al campionato riserve e incontra anche
formazioni professionistiche. Nel '53-'54 il Governolo, guidato da Gasparini
prende parte al campionato di prima categoria. Si infortuna il portiere titolare
Giannino Compagnoni e Negri prende il suo posto esordendo nel derby vittorioso
con il Sustinente. Verso la fine del torneo, Negri, Mario Beduschi e Guido Furini
effettuano un provino per l'A.C. Mantova, allora in quarta serie sotto la guida di
Todeschini. Esito positivo e l'anno dopo, ovvero 1955-'56 il trio Governolo gioca
in biancoceleste agli ordini di Mondino Fabbri. William Negri si impone subito e
diventa titolare: terzo posto finale alle spalle di Ravenna e Reggiana. Bruno Anto-
nietti, detto Cagnina, indimenticata ala destra del Governolo anteguerra, residente
a Milano, capisce che "Carburo" ha grosse qualità e lo fa sbarcare al Milan per un
provino. Purtroppo, William era troppo "anziano" per le squadre giovanili e troppo
giovane per la prima squadra. Nel campionato '56-57, Negri gioca nel Mantova
sino a marzo, quando parte per la naja. William, parecchio spiritoso, sostiene che
la sua partenza rinforzò la squadra biancoceleste che al termine concluse al se-
condo posto, conquistando l'eccellenza. L'anno dopo promozione in serie C. Du-
rante i 18 mesi di naja a Palermo, Negri non è rimasto con le mani in mano:
qualche gara col Bagheria in quarta serie d'eccellenza ma soprattutto un'intensa
attività di pallavolo a livello di serie B con spareggi finali a Bologna, poi persi, per
l'ammissione alla A.
Il rientro del figliol prodigo a Mantova avviene giusto in tempo per la partenza
per il ritiro di Boscochiesanuova. Siamo nel campionato '58-'59. Carburo ritrova
i vecchi compagni fra i quali Guido Furini, poi Beduschi trasferito in Sardegna, il
portiere Tonolli, diventato titolare, Longhi, Pacini, Veneri e molti visi nuovi, fra i
quali Giagnoni, Recagni, Fantini, Turatti, Cadé, Bibolini ecc. Negri parte riserva.
Solo a Pordenone debutta in serie C, dimostrando di essere pronto a spiccare il gran
salto. Fabbri non lo molla più. Al termine del torneo, il famoso spareggio di Geno-
va col Siena e la promozione in sede B. Dopo un anno di assestamento, il Mantova
finisce secondo e conquista la serie A. Della squadra del '54, assieme a Fabbri,
sono rimasti solo William e Furini. Esordio a Torino con la Juventus e nono posto
finale; niente male come inizio.
E William Carburo Negri? Alla fine della stagione riceve il premio Combi, quale
miglior portiere dell'anno. Quindi la convocazione in azzurro in vista dei mondiali
del Cile, in compagnia dei vari Sivori, Altafìni, Rivera, Bulgarelli, Sormani, Buffon,
Radice, Maschio, Mora, Maldini, Trapattoni ecc. L'esordio, sia pure nella nazionale
cadetta, avviene a Tolosa contro la Francia.Partita Austria-Italia al Prater di Vienna. Risultato: Austria 1 Italia 2
La formazione:In piedi da sx: Tumburus, Mora,Sormani, Janich, Puia, Maldini
Accosciati: Radice, Bulgarelli, Pascutti, Trapattoni, Negri.Fabbri lascia Mantova e gli subentra Nandor Hidegkuti, mitico centravanti del-
la leggendaria Ungheria. I biancorossi si salvano; al termine del campionato Negri
spicca il volo per Bologna dove ritrova i compagni di nazionale Tumburus, Janich,
Bulgarelli e Pascutti i quali, millantato credito, gli dicono che il merito per il suo ar-
rivo è loro, perché hanno parlato bene a Fulvio Bemardini. Balla colossale e evi-
dente l'intento di scroccare qualche cena. Campionato tribolato per via del doping
(ve l'immaginate ci fosse stato Zeman?), poi l'arrivo alla pari con l'Inter con lo
spareggio a Roma. Negri para, Nielsen e Fogli segnano e lo scudetto si sistema sot-
to le due torri. Nel campionato '64-'65 il Bologna partecipa alla Coppa Cam-
pioni e viene eliminato dall'Anderlecht dopo lo spareggio di Barcellona. Non sul
campo (il match si cocluse a reti inviolate) ma dalla monetina. Sesto posto finale
nel torneo, non proprio soddisfacente. Campionato '65-'66: il Bologna si piazza al
secondo posto a 4 lunghezze dall'Inter.
Negri parte sparato: para, si sposa, nasce la figlia cui seguiranno due maschi ma al-
l'inizio del ritorno a Firenze, si infortuna ad un ginocchio e deve rinunciare,
oltreché al Bologna, anche alla spedizione mondiale in Inghilterra. Dopo un lungo
periodo di inattività, Negri viene ingaggiato dal Vicenza in A: disputa 24 partite. Nel
torneo '68-'69 passa al Genoa in serie B: appena 6 partite e quindi l'addio al calcio
giocato. Torna al Mantova come allenatore dei portieri. Nel '72-'73, esonerato
Uzzecchini, per qualche gara dirige il Mantova poi fa il secondo a Foni. Successiva-
mente allena il San Felice, a Mirandola, a Poggio Rosco; a Modena torna ad allenare
i portieri, dopodiché stacca definitivamente.
Un grande portiere William Carburo Negri. E avrebbe potuto fare molto di più
se non avesse trovato per strada la sfortuna. Sono passati tanti anni, tuttavia le
parate al Prater di Vienna nell'incontro con l'Austria, sono ancora vive nella memo-
ria degli sportivi italiani. E dei mantovani e governolesi in particolare. William Ne-
gri, anche nei momenti di maggior fulgore agonistico, non ha mai dimenticato la
propria terra, della quale va fiero e per la quale ancor'oggi si presta. Un campione
in tutti i sensi: Governolo, non solo sportiva, gli deve molto.