Mario Beduschi probabilmente dal calcio avrebbe potuto ottenere di più.
Le qualità certo non gli mancavano ed oltretutto giocava in un ruolo,
centravanti, assai richiesto. Ha iniziato all'età di 14 anni nelle giovanili
governolesi dov'è rimasto a farsi le ossa sino al 1953.
Nel campionato '55-'56 assieme ad altri governolesi viene
ingaggiato dal Mantova.
Edmondo Fabbri lo chiama "tamburino".
Dopo l'esperimento in biancoceleste,
Beduschi passa al Moglia per due campionati; dal 1960 al '64
si trasferisce in Sardegna per giocare nella Nuorese.
Infine il ritorno al Governolo; al termine del campionato
'65-'66 decide di smettere col calcio.