“Ci vuole   cuore per fare feste come queste. Ci vogliono una grande passione e un grande   cuore”
             Inizio con la frase semplice, ma   diretta, pronunciata alla fine dell’ultima serata, con voce commossa dalla moglie   di Giuseppe Sforza detto Cico, uno dei 12 giocatori premiati dal voto popolare   come i migliori degli ultimi 50 anni. Il racconto di questa emozionante tre   giorni calcistica che malgrado il persistente clima autunnale, ha scaldato i   cuori dei governolesi amanti del foot-ball e della loro vecchia squadra di   paese.
            L’inaugurazione   della mostra storica venerdì 29, ha aperto la festa con grande   ammirazione di chi l’ha visitata, soprattutto ex-giocatori ed ex-dirigenti, tra   foto che andavano dagli anni 1920 al 2009 bandiere, sciarpe, coppe   storiche, targhe,medaglie, maglie, si è dipanato il filo ininterrotto che ci   permette con orgoglio di affermare che solo poche società in tutta la   provincia, da contare sulle dita di una mano, possano orgogliosamente vantarsi di   avere svolto ininterrottamente l’attività sportiva per 90 anni, escluso solo il   periodo del secondo conflitto mondiale.
            La sera è stato   il momento della presentazione del dvd storico, un’emozionante   narrazione  frutto di oltre otto mesi di lavoro, raccolta   dati, immagini, costruzione dei testi, una serie lunghissima di interviste ai tanti   protagonisti di oggi e di ieri, simpaticamente introdotta dal maestro del   giornalismo sportivo mantovano Alberto Gazzoli, e ben guidata dall’abile Giulio   Giovannoni di TeleMantova alla presenza dei vertici sportivi e arbitrali   lombardi e di Roberto “Bobo” Boninsegna.
            William Negri e Gigi Ferrari, i fiori   all’occhiello della lunga tradizione di estremi difensori governolesi, hanno   portato la loro testimonianza di giovani calciatori emergenti nella societa’   degli anni ’60.
            Ferrari nella Reggio Calabria sconvolta   dalla sommossa politica post-fascista, nella quale anche recarsi alle sedute di   allenamento poteva mettere a rischio la pelle, attraversando quartieri in cui   polizia e rivoltosi si sparavano addosso dalla strada alle case e   viceversa.
            Negri giovanissimo ma già grande   portiere, che ha confessato la sua antica preferenza per la pallavolo che   frequentava di nascosto nella mitica Ardens, dopo …3 ore di moderato allenamento   calcistico, facendosi riscaldare i pantaloni da gioco, sempre fradici dai   necessari lavaggi quotidiani, non da un’asciugatrice elettronica, ma dal fornaio   della Reggiola che li metteva sopra la camera di cottura del pane ! Altri tempi.
            La giornata di   Sabato è stata dedicata al calcio giocato   con il torneo per la categoria esordienti intitolato ad Enea Nizzola, centravanti di gran classe   del dopoguerra, instancabile animatore delle attività sportive giovanili del   territorio comunale oltre che volontario in tante associazioni locali, distintosi   per l’umanità, il tratto gentile e i modi   signorili.
            La vittoria è andata all’Athletic 2005   in cui militano   anche i ragazzi governolesi, che ha battuto Gonzaga e Ostiglia mettendo in   evidenza spiccate individualità in prospettiva   futura.
            In sala civica si è svolto il   convegno dal titolo “Il calcio che   vogliamo” organizzato dal comune di Roncoferraro, in cui sono state evidenziati   i grandi mutamenti avvenuti soprattutto negli ultimi 10/15 sia nel settore   dilettantistico che in quello giovanile e pur sottolineando la grande tradizione   locale, si è auspicato un recupero del vero spirito originale del calcio di   paese, che troppo spesso tende ad imitare nelle sue forme più negative, le   deviazioni sociali e comportamentali di quello   professionistico.
            A chiudere in   serata la finale del torneo Coppa Faveri per Juniores, tra Governolese e  San   Lazzaro, avversario storico anche nei   dilettanti, che proprio a 30 secondi dalla fine si è preso la vittoria per   3 a 2 dopo   l’ennesimo pasticcio difensivo pirata e ben due occasioni divorate dai nostri   avanti per chiudere il conto con gli avversari, dopo una partita avvincente e   ricca di gol ed emozioni.
            Grande   delusione.
            Ospitare per la   prima volta la finale e perderla così, fà venire una gran rabbia, ma questo è   il calcio…
             
            Domenica siamo   stati travolti dai ricordi e dalla commozione.
            La Santa   Messa del mattino ci ha portato al   ricordo dei tanti che ci hanno lasciato in particolare negli ultimi anni l’ex-presidente Donzellini, il goleador   Giovanni Margonari, Arrigo Previdi “pùlac” portiere-allenatore di   tante squadre giovanili, simbolo della storica famiglia che tanto ha contribuito   alla tradizione calcistica governolese, ricordàti nell’insieme da Emanuele   Toniato e Paolo Zamboni come presidenti dell’Athletic e della Governolese, a cui   Don Giovanni ha fatto dono di una pergamena con un celebre brano dedicato agli   atleti di ogni sport, di Papa Giovanni Paolo II° . 
            Nel pomeriggio tre ore di autentico “amarcord” tra vecchi amici, compagni di battaglie calcistiche, che si raccontavano di derby infuocati con Serenissima, Sustinente, Casteldario, Bagnolo, vittorie, sconfitte, litigi furiosi, esilaranti aneddoti calcistici che hanno avuto come palcoscenico il   prato del Vicini e i ragazzi di ogni epoca in casacca rossoblu, tant’e che si dovevano iniziare le partite alle 16.30 e si è finiti per scivolare poi tra i ricordi alle 17.00 !
            
            
            Il triangolare  ha portato sul campo   oltre 70 giocatori dai venti ai sessant’anni che rinsaldando i legami d’amicizia   con i ritrovati compagni delle cene preparatorie al dvd, hanno rimesso scarpini e   magliette dando vita a una serie di brevi ma intensi incontri, arbitrati in modo   “impeccabile “da un principiante del luogo…
            In evidenza tra le vecchie glorie   malgrado i sessant’anni la grande classe di Bissoli, la grinta di Borroni, nella selezione anni ’90 i guizzi   di Benzi, i funambolismi di Cavicchini, l’eleganza minacciosa   di Menozzi ed il “possente”   incedere di Trombini, la solidita’   di Giacomelli, le geometrie   impeccabili di Enzo   Ghisi.
            E tra i difensori come non notare la   grinta del mastino Altinier, gli   inossidabili anticipi di Napo   Gandolfi, francobollatore dell’attuale centravanti Semeraro.
            Poi Sitta, implacabile uomo d’aerea che ha   lasciato di nuovo il segno a fine gara procurandosi un plateale rigore, molto   generosamente concesso dall’arbitro Taffurelli commesso dal solito Basaglia (costernato quanto sorpreso dal   fallo …che non aveva commesso ! )   chiudendo le partite con un salomonico pareggio, ostinatamente continuato anche   nella divertente lotteria dei rigori tra le risate   generali.
            Un’unica nota stonata il serio   infortunio che ha colpito in una banale azione di gioco Davide Rossi,con la   rottura del tendine d’Achille, a lui i migliori auguri di una pronta   guarigione.
            La serata,di nuovo tormentata da un   freddo vento che ha tenuto lontano il grande pubblico, con la cerimonia di   premiazione dei presidenti, dei volontari e del top 11 (i migliori giocatori   degli ultimi 50 anni) è stata organizzata alla meglio nella   bettola.
            Malgrado le avversita’   meteorologiche, ben 250 persone erano accalcate sotto il tendone, guidate in un   grande excursus storico da un’emozionato, improvvisato, ma bravissimo   presentatore:Paolo Zamboni. 
            E’ stato un   grande abbraccio collettivo, emozionante ed   indimenticabile, dai presidenti scomparsi   rappresentati dai parenti, da Benetti  fino all’attuale Guerresi passando per   Armando Trazzi, Lino Cavicchini, Paolo Petrobelli, Arrigo Braguzzi Massimiliano   Polltronieri, Leonardo Giovannoli, Sandrino Donzellini, Materno Cerutti, Daniele   Lodi, Marco Caleffi, Gianfranco Previdi, Danilo Borgogni, Paolo Zamboni, ai quali   è stata consegnata la targa ricordo con una splendida dedica e la foto storica    del sodalizio nel 1924.
            A rappresentare tutti i volontari   premiati solidalmente con una targa, Adriano Ferrari e Giancarlo Sganzerla, molto   commossi, instancabili uomini di fatica così come gli addetti alle cucine, al   campo, alle strutture che permettono da anni con il loro impegno dietro le   quinte, di sostenere  le tante feste ed attività sociali e sportive del paese. 
            E poi gli 11 giocatori e qui credo   di non esagerare, ma siamo veramente stati toccati dai ricordi fino alla   commozione.
            William Negri, Enzo Bianchini, Ivano   Altinier, Emanuele Gandolfi, Franco Arduini, Cobelli, Mario Beduschi, Gabriele   Carra, Daniele Trombini, M.Sitta, Daniele Dal Prà e per chiudere il   mister, giocatore-allenatore Giuseppe   Sforza. Niente male come formazione eh ?
            Moltissimi i voti che avevano   indicato anche altri vecchi e nuovi giocatori che hanno lasciato il segno nella   storia di questi novant’anni, ma così han deciso a maggioranza gli sportivi di   oggi, si trattava più di un gioco che di una classifica di merito, restano   comunque tutti nella nostra memoria comune incancellabile.    
            Si chiude una  grande festa, con le   emozioni che solo i Pirati sanno regalare.
            Un ultima menzione pemettetemi di   farla per i quattro moschettieri che per otto mesi hanno lavorato per   l’organizzazione di questo novantesimo anniversario in ordine d’importanza e   d’impegno fattivo:
            Paolo Zamboni, Michele   Marangoni, Alberto Gardesani, Alberto Taffurelli.
             
            Alberto Taffurelli