PIENA
1951 |
L'acqua sfiora il limite della mura di contenimento. |
Grossi tronchi e sacchi di terra puntellano la mura. |
L'isola Matildica invasa dalle acque. |
Nell'arco di circa 700 anni le inondazioni si susseguirono con una frequenza media di una ogni quindici anni.Alcune descrizioni riportate dalle cronache del tempo.Nel Testo C. Gobbetti Governolo "Un viaggio nella storia" pag. 206 la cronologia completa di tali eventi desunta dagli studi di E. Azzi e riportata in questo sito Internet. Nel 1327 per lo straripamento del Po, la maggior parte del nostro territorio rimase allagata. 1 mantovani approfittarono di tale occasione per portarsi con i loro navigli ad occupare Borgoforte che era stato loro tolto dai Visconti. Nel 1331 il Po usci dal letto e invase per molte miglia il territorio mantovano e ferrarese. In quei disastri morirono più di 10.000 persone. Gli architetti senesi Agostino e Agnolo con nuovi argini e ripari riuscirono a far rientrare il Po nel suo corso. Essi ottennero fama e onoratissimi premi dai Signori di Mantova e di Ferrara. Nel 1368 le piogge avevano fatto gonfiare le acque del Po e dell'Adige. Gli argini dei due fiumi furono fatti rompere rispettivamente dai Visconti e dagli Scaligeri (in guerra coi Gonzaga) come atto di vendetta. Le acque invasero le campagne di Mantova e di Padova. Nel 1567 a causa dello straripamento dei fiumi Po, Oglio e Secchia, per tutta la città si andava con le barchette. Nel 1596 il Po superò gli argini presso Viadana, atterrò case, annegò molti uomini e bestie, ed apportò un danno che fu calcolato del valore di 50.000 scudi. Nel 1646, il 12 novembre, come riferisce il Mambrino, fu atterrato dalle acque il sostegno di Governolo, ed i danni arrecati alle terre mantovane dalla inondazione che ne conseguì, vennero calcolati non meno di 50.000 scudi. |