Sempre in quel periodo, sul praticello davanti al monumento era stata
tirata una rete da pallavolo. Non trovando spazio per il calcio perché
praticato in piena democrazia dai pie' grandi, ecco che il giovane ma
gia' spilungone William assieme a parecchi coetanei, comincia a praticare
il volley. Viene fondata la societa' Ardens che partecipa ai campionati
CSI e alle competizioni di atletica leggera. Ma il calcio rimane la passione
piu' grande. Con la squadra Indomita di Mantova, iscritta al torneo CSI
e nella quale militavano gia' i cugini Guerresi e Galassi che per motivi
di studio rimanevano in citta' tutta la settimana, le prime partitine.
Partenza al mattino da Governolo su una bici da donna e l'altra da uomo,
con possibilita' di salire, a turno, sulla canna. In seguito anche l'U.S.
Governolese partecipa ai tornei giovanili
Il mister e' Mirandola e Negri puo' inanellare parecchie partite.L'anno
successivo ('52-'53) la Governolese prende parte al campionato riserve
e incontra anche formazioni professionistiche. Nel '53-'54 il Governolo,
guidato da Gasparini prende parte al campionato di prima categoria. Si
infortuna il portiere titolare Giannino Compagnoni e Negri prende il suo
posto esordendo nel derby vittorioso con il Sustinente. Verso la fine
del torneo, Negri, Mario Beduschi e Guido Furini effettuano un provino
per l'A.C. Mantova, allora in quarta serie sotto la guida di Todeschini.
Esito positivo e l'anno dopo, ovvero 1955-'56 il trio Governolo gioca
in biancoceleste agli ordini di Mondino Fabbri. William Negri si impone
subito e diventa titolare: terzo posto finale alle spalle di Ravenna e
Reggiana. Bruno Antonietti, detto Cagnina, indimenticata ala destra del
Governolo anteguerra, residente a Milano, capisce che "Carburo"
ha grosse qualità e lo fa sbarcare al Milan per un provino. Purtroppo,
William era troppo "anziano" per le squadre giovanili e troppo
giovane per la prima squadra. Nel campionato '56-57, Negri gioca nel Mantova
sino a marzo, quando parte per la naja. William, parecchio spiritoso,
sostiene che la sua partenza rinforzò la squadra biancoceleste
che al termine concluse al secondo posto, conquistando l'eccellenza. L'anno
dopo promozione in serie C. Durante i 18 mesi di naja a Palermo, Negri
non e' rimasto con le mani in mano: qualche gara col Bagheria in quarta
serie d'eccellenza ma soprattutto un'intensa attivita' di pallavolo a
livello di serie B con spareggi finali a Bologna, poi persi, per l'ammissione
alla A.
Il rientro del figliol prodigo a Mantova avviene giusto in tempo per la
partenza per il ritiro di Boscochiesanuova. Siamo nel campionato '58-'59.
Carburo ritrova i vecchi compagni fra i quali Guido Furini, poi Beduschi
trasferito in Sardegna, il portiere Tonolli, diventato titolare, Longhi,
Pacini, Veneri e molti visi nuovi, fra i quali Giagnoni, Recagni, Fantini,
Turatti, Cade', Bibolini ecc. Negri parte riserva. Solo a Pordenone debutta
in serie C, dimostrando di essere pronto a spiccare il gran salto. Fabbri
non lo molla piu'. Al termine del torneo, il famoso spareggio di Genova
col Siena e la promozione in sede B. Dopo un anno di assestamento, il
Mantova finisce secondo e conquista la serie A. Della squadra del '54,
assieme a Fabbri, sono rimasti solo William e Furini. Esordio a Torino
con la Juventus e nono posto finale; niente male come inizio. E William
Carburo Negri? Alla fine della stagione riceve il premio Combi, quale
miglior portiere dell'anno. Quindi la Convocazione in azzurro in vista
dei mondiali del Cile, in compagnia dei vari Sivori, Altafini, Rivera,
Bulgarelli, Sormani, Buffon, Radice, Maschio, Mora, Maldini, Trapattoni
ecc. L'esordio, sia pure nella nazionale cadetta, avviene a Tolosa contro
la Francia.Fabbri lascia Mantova e gli subentra Nandor Hidegkuti, mitico
centravanti della leggendaria Ungheria. I biancorossi si salvano; al termine
del campionato Negri spicca il volo per Bologna dove ritrova i compagni
di nazionale Tumburus, Janich, Bulgarelli e Pascutti i quali, millantato
credito, gli dicono che il merito per il suo arrivo e' loro, perche' hanno
parlato bene a Fulvio Bemardini. Balla colossale e evidente l'intento
di scroccare qualche cena. Campionato tribolato per via del doping (ve
l'immaginate ci fosse stato Zeman?), poi l'arrivo alla pari con l'Inter
con lo spareggio a Roma. Negri para, Nielsen e Fogli segnano e lo scudetto
si sistema sotto le due torri. Nel campionato '64-'65 il Bologna partecipa
alla Coppa Campioni e viene eliminato all'Anderlecht dopo lo spareggio
di Barcellona. Non sul campo (il match si cocluse a reti inviolate) ma
dalla monetina. Sesto posto finale nel torneo, non proprio soddisfacente.
Campionato '65-'66: il Bologna si piazza al secondo posto a 4 lunghezze
dall'Inter.
Negri parte sparato: para, si sposa, nasce la figlia cui seguiranno due
maschi ma all'inizio del ritorno a Firenze, si infortuna ad un ginocchio
e deve rinunciare, oltreche' al Bologna, anche alla spedizione mondiale
in Inghilterra. Dopo un lungo periodo di inattivita', Negri viene ingaggiato
dal Vicenza in A: disputa 24 partite. Nel torneo '68-'69 passa al Genoa
in serie B: appena 6 partite e quindi l'addio al calcio giocato. Torna
al Mantova come allenatore dei portieri. Nel '72-'73, esonerato Uzzecchini,
per qualche gara dirige il Mantova poi fa il secondo a Foni. Successivamente
allena il San Felice, a Mirandola, a Poggio Rosco; a Modena torna ad allenare
i portieri, dopodiche' stacca definitivamente. Un grande portiere William
"Carburo" Negri. E avrebbe potuto fare molto di piu' se non
avesse trovato per strada la sfortuna. Sono passati tanti anni, tuttavia
le parate al Prater di Vienna nell'incontro con l'Austria, sono ancora
vive nella memoria degli sportivi italiani. E dei mantovani e governolesi
in particolare. William Negri, anche nei momenti di maggior fulgore agonistico,
non ha mai dimenticato la propria terra, della quale va fiero e per la
quale ancor'oggi si presta.
Un campione in tutti i sensi: Governolo,
non solo sportiva, gli deve molto.
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William Negri |
Negri al Bologna nel 1964 |
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William Negri (Bagnolo San Vito, 30 luglio 1935 – Mantova, 26 giugno 2020[1]) è stato un calciatore italiano, di ruolo portiere.
Biografia
Era soprannominato Carburo per l'aiuto dato nella pompa di benzina di famiglia.
Carriera
Giocatore
Club
Cominciò con il calcio fin dalla giovane età, anche se per un periodo venne dirottato alla pallavolo. Iniziò nella Governolese nel campionato di Prima Categoria del 1953-1954, passando al Mantova nel 1954, in IV Serie, sotto la guida di Edmondo Fabbri.[2] Nel marzo del 1957 partì per il servizio militare a Palermo, venendo ingaggiato dal Palermo che lasciò nel novembre dello stesso anno per andare a giocare nel Bagheria, in Interregionale, ma soprattutto prese parte al campionato di Serie B di pallavolo arrivando agli spareggi per l'ammissione alla Serie A.
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Negri (a destra) al L.R. Vicenza nel 1967, mentre esce dal campo assieme al giallorosso Losi, al termine della trasferta di Roma del 12 novembre.
Tornato a Mantova, si ritrovò a fare la riserva dopo la promozione in Serie C della squadra conquistata l'anno precedente, ma tornò a giocare presto e conquistò nello spareggio contro il Siena la promozione in Serie B. Al secondo anno fra i cadetti la squadra di Fabbri centrò la promozione in Serie A, dove Negri esordì il 27 agosto 1961 contro la Juventus. Le sue prestazioni contribuirono al nono posto del Mantova e gli valsero sia il premio di miglior portiere dell'anno sia, sul finire del 1962, l'esordio in nazionale.
Passò al Bologna nel 1963, vincendo subito lo scudetto nella finale-spareggio di Roma contro l'Inter di Helenio Herrera. Negri giocò tutte e 34 le partite di campionato (più lo spareggio) subendo solo 18 reti. Giocò quindi con i rossoblù in Coppa dei Campioni.
Si infortunò gravemente nel campionato 1965-1966; rimasto fermo anche per tutta la stagione successiva, tranne una breve parentesi in prestito al Mantova per disputare la Coppa dell'Amicizia italo-svizzera 1967, venne quindi ingaggiato dal L.R. Vicenza nel 1967, dove giocò da titolare, passando nel 1968 al Genoa, in Serie B, per poi tornare al Mantova dove chiuse la carriera nel 1971.
In carriera ha totalizzato complessivamente 167 presenze in Serie A e 77 in Serie B.
Nazionale
Il 6 maggio 1962 ha debuttato nell'Italia B in un'amichevole con la Francia, subentrando all'infortunato Enrico Albertosi a pochi minuti dal termine dell'incontro, conclusosi 2-2.
L'11 novembre 1962 ha invece esordito nella nazionale A, scendendo in campo nella vittoria per 2-1 sull'Austria. L'infortunio occorsogli durante il campionato 1965-1966 gli impedì di prendere parte al campionato del mondo 1966. In maglia azzurra ha totalizzato 12 presenze, subendo 9 reti.
Allenatore
Negli anni 1970 fu allenatore dei portieri al Mantova, fece poi anche il secondo allenatore e sedette in qualche occasione sulla panchina della prima squadra. Nel campionato 1988-1989 fu chiamato a sostituire Paolo Ferrario sulla panchina del Modena, assieme a Mario Viviani. |
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