(Le notizie sono desunte dal libretto di lavoro
nel comune di Luzzara, dalle testimonianze dirette degli amici e dalle
interviste di C. Gobbetti al pittore e ai suoi più stretti amici
pubblicate in Carb
Antony "il coraggio della Libertà"
ed. Nuova Cultura C.I.A.C. ott. 2003 con la prefazione di Luca Stella).
1954 - Nonostante Antonio Carboni è
nato in ospedale a Reggio Emilia, si è sempre ufficialmente considerato
nativo di Villarotta di Luzzara (Re) il 13 giugno, da madre non sposata,
di nome Armonetta Carboni, originaria di Villarotta di Luzzara, dove
risiede tuttora, la quale ha già avuto un altro figlio, Romano,
due anni prima.
1960 - Frequenta le elementari nel collegio "Lorenzini"
di Luzzara vicino Villarotta (Re).
1965 - '68 - Frequenta le scuole medie a Reggio Emilia, oggi
intitolate al "Generale Dalla Chiesa", dove si diploma nel
1968. E' del 1968 il suo primo dipinto, all'età di solo 14 anni:
Vaso di fiori rossi (pr. Verdini-Bigi di Villarotta, suoi zii).
1968 - '69 - E' ospitato nel collegio "Artigianelli"
di Reggio Emilia e frequenta per due anni l'Istituto d'Arte cittadino
"Gaetano Chierici".
1970 - '75 Agli inizi degli anni settanta, pur avendo la patente
d'auto, scelse di girovagare all'avventura con un carrettino legato
alla bicicletta Masi. Girò più volte i paesi del lago
di Garda scalzo con un kimono giallo; sempre in bicicletta, vestito
in modo molto eccentrico stile James Hendrix, si recò alla biennale
a Venezia, nella Repubblica di San Marino, a Rimini fermandosi come
madonnaro, sull'Appennino Tosco Emiliano, a Gubbio e ad Assisi, a Firenze
sul Ponte Vecchio dove vi dormì ai piedi della scultura di Benvenuto
Cellini per circa un mese.
1970 - Dal 13 mag. al 19 giu. lavora presso la ScultoArt di Montanari
Luciano, a Luzzara. Dal 28 sett. al 30 nov. lavora dai F.lli Baracchi.
1971 - Dal 16 magg. al 25 magg. è assunto dalla Ditta
Metalfer di Luzzara; dall'11 ott. al 24 gen.
1972 - E' l'anno della visita militare,
a causa di un energico litigio durante il colloquio con un graduato
che si rifiutava di credere a quello che raccontava della sua vita,
fu riformato con l'art. 29 (l'art. 30 prevedeva la riforma per pazzia
pura). In questa annata dipinge alcuni quadri: autoritratti, paesaggi,
nature morte. Lavora intanto dal 7 febb. all'8 apr. nel macello di Villarotta;
dal 18 al 31 ott. alla SMEG di Guastalla.
1973 - E' l'anno in cui viene definito dal rinomato scrittore
e sceneggiatore cinematografico di Vittorio de Sica, Cesare Zavattini
(in questo periodo veniva spesso a Suzzara): "lè tott culur"
(nel senso che è una "esplosione" di colori), come
riferisce l'amico Leidi, che è tra i suoi primi estimatori e
nel tempo sarà il maggiore acquirente dei quadri di Antony: oltre
settanta opere.
1974 - Tornato nell'agosto dai suoi viaggi artistici, è
occupato dal 28 ago. al 31 ott. nel Macello Salumificio Torreggiani
di Reggiolo. Dipinge altri quadri presenti in mostra.
1975 - '76 - Riparte di nuove per i suoi viaggi artistici d'avventura:
ancora in Francia, Germania e
1976 - Di nuovo, questa volta, riparte con amici di Villarotta
(Ferretti Siro, Manzini Vittorio, Maurizio Aldrovandi) passando per
la Svizzera, Belgio arrivano a Maastricht in Olanda, visita Parigi e
St Trope (Costa Azzurra).
1977 - Nel mese di luglio ritorna e lavora oltre un anno nel
Macello "Castello" dei F.lli Fabbi di
1978 - Alta pausa lavorativa, molto probabilmente, verso la fine
dell'estate di questo anno si reca con l'aereo per un viaggio artistico
a Londra: il Sig. Perina Gianni testimonia la presenza delle sue opere
in
1979 - Lavora dal 13 febb. al 22 mag. Dai
F.lli Baracchi.
1980 - Dal 19 mag. al 31 ott. lavora presso locali privati poi
in comune a Luzzara.
1981 - Dal 17 mar. al 30 gen. dell'anno successivo '82 lavora
dai Macellatori di Villarotta.
1982 - Dal 15 feb. al 14 apr. è occupato; poi fa lavori
occasionali e saltuari; continua a dipingere e fa alcune sculture.
1983 - Altro periodo di assenza da casa,
in giro per l'Italia e il mondo, spiagge, Musei, avventure e arte.
1984 - Tornato a Villarotta subisce un delicato
intervento di appendicite; ma poi partecipa a gare di nuoto sul Po!
1985 - Lavora saltuariamente dall'aprile fino all'estate inoltrata
in Comune a Luzzara. Poi è sulGarda
1986 - Dal 6 nov. fino alla fine dell'anno è nel salumificio
Reggiolese di Torreggiani a Reggiolo.
1987 - Ancora presso il Comune di Luzzara come operatore ecologico,
da aprile a luglio.
1988 - '89 - Prosegue la sua attività saltuaria presso
il comune di Luzzara, fino a sett. 1989. Poi, dal 23 ott. al 18 nov.
È assunto dal Comune di Reggiolo con analoghe funzioni.
1990 - Dal primo marzo e per 10 anni, fino al 18 giu. 2000 è
stabilmente occupato presso il comune di Luzzara in qualità di
Custode dei cimiteri di Villarotta e di Casoni.
1991 - Verso la fine del 1991, all'età di 37 anni, Antony
fu gravemente ricoverato per una grave peritonite molto avanzata, rischiò
di morire, rimase in rianimazione per diversi giorni.
1994 - Dal 18 dic. al 7 genn. '95 espone le sue opere in una
mostra a Luzzara.
1996 - Espone una personale presso la Rocca di Novellara. In
un giorno di quell'anno, mentre andava in motorino con un quadro in
mano, cadde in terra e si fratturò gravemente l'omero del braccio
portandone i segni fino alla morte. A causa di quella dolorosa frattura,
il braccio destro e il torace rimasero ingessati per parecchio tempo.
In quel periodo, nonostante il fastidio del gesso, Antony continuò
a dipingere usando solo la mano sinistra contrassegnando le tele con
il segno Xs.
1997 - Espone a Guastalla (Tagliata) presso il bar Nicoletta.
Sempre a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, lo si trova per una
festa paesana, gli organizzatori lo invitarono a intrattenere la serata
con qualche suo dipinto. Negato dal bacio di una Signora sposata gettò
nel Po il quadro e se ne andò offeso. Tale episodio fu anche
riportato nell'articolo di cronaca apparso sul quotidiano "Il Resto
del Carlino" del 6 agosto 1997 con il titolo errato "Butta
in Po ritratto della moglie che nega il bacio". Antonio Carboni
non è mai stato sposato.
1998 - Il regista Raffaele Andreassi, amico di Cesare Zavattini
e del celebre pittore Ligabue, lo volle come comparsa nel film d'autore
"I lupi dentro". In occasione della tradizionale festa della
Zucca a Reggiolo 25-26-27 sett. espone presso il teatro comunale "Ridotto".
1999 - Espone una personale "Al Veliero" di Reggiolo.
2000 - E' l'anno in cui decide di lasciare definitivamente il
suo lavoro per dedicarsi totalmente all'arte. Dall'estate 2000 fino
all'estate 2001 Antony si sposta continuamente, da varie località:
da Ponteventuno (loc. Motta), Riva di Suzzara, presso il fiume Po, ad
alcune cittadine del Garda.
Si ferma, per un breve periodo di tempo in una pensione a Limone del
Garda. Girava per i paesi e città con la sua auto Ford Ka dipinta,
utilizzata come tavolozza, sulla quale faceva cospargere i colori anche
ai bambini.
Il 10 dic. si esibisce in una estemporanea di pittura nel P.zzo Bentivoglio
di Gualtieri. Risulta essere tra i membri iscritti all'Associazione
Artistica "EUTERPE" di Mantova, nata nel 1999.
Un particolare curioso è quello di aver festeggiato il suo matrimonio
ufficiale con Libertà, simbolicamente rappresentata da un cigno
al quale gli ha lanciato un anello alla presenza di alcuni testimoni.
2001 - Nella primavera pernotta per alcuni mesi presso l'hotel
Rabai di Castelletto di Brenzone. Nel pomeriggio del 10 maggio incontra
per la prima volta il prof. Claudio Gobbetti negli uffici del Parco
Giardino Sigurtà di Valeggio sul Mincio (Vr). Entrambi erano
in ufficio per un colloquio con l'anziano Conte Dott. Inga: li autorizzò,
per tutta la stagione, all'ingresso gratuito nel parco. Non si rincontrarono
fino al 2003.
Nel pieno dell'estate è dall'amico Brube (Bruno Bettuzzi) a Ospitale
di Fanano, in seguito decide di trasferirsi definitivamente sul lago
di Garda. Dal 9 sett. fino al 4 ottobre pernotta a Villa Elena in Val
Di Sogno Malcesine (VR).
Il 5 ottobre 2001 arriva nell'Albergo "Da Pippo" ad Assenza
di Brenzone a pochi chilometri da Malcesine e da Torri del Benaco, si
ferma ospite in tale albergo fino alla morte.
Si ha notizia che, dopo essere caduto è scivolato dal pontile
di fronte all'hotel Rabay di Castelletto, si fece molto male, ma nessuno
riuscì a convincerlo di andare all'ospedale.
Nel frattempo frequenta assiduamente il compianto caro amico parroco
di Pai (vicino Castelletto di Brenzone) Don Giovnni Andreoli, grande
predicatore del veronese al quale gli dedica diverse opere.
Fissa per sempre, come suo corniciaio ufficiale, il negozio di Cristian
Dalla Piazza di Bardolino il quale lo invita a partecipare alla tradizionale
festa degli artisti "Uno due Tle" in Piazza a Bardolino.
2002 - Agli inizi di gennaio conosce Olga Gelmetti con la quale
stabilisce un rapporto singolare e affettuoso, anche con i suoi figli.
Verso la fine dell'inverno del 2002 conosce il noto pittore e scultore
di fama internazionale Maurizio Magnani di Bolzano con il quale instaura
un lungo rapporto di amicizia.
2003 - La sera del 3 gennaio, Claudio Gobbetti lo rivede la seconda
volta presso la località Foroni di Valeggio, lo ferma e iniziarono
a diventare amici, progetta di pubblicargli la sua prima biografia ancora
in vita.
Martedì 18 marzo è stato invitato a Governolo (Mn) per
una indimenticabile giornata artistica con i giovani. A ricordo di quell'indimenticabile
giornata artistica con i giovani di Governolo il Sig. Sergio Sabbadini
in collaborazione con Claudio Gobbetti gli apre, nel sito internet di
Governolo, una sezione speciale interamente dedicato al pittore.
Il 25 aprile è a Castellaro Lagusello (Mn) per la tradizionale
festa dei fiori: fu un'altra memorabile giornata artistica con i giovani
giunti da Governolo. Si divertirono così tanto con lui che vollero
incontrarlo nuovamente, alla fine di agosto, nel Parco Sigurtà.
Nel mese di maggio, per un errore di omonimia, viene creduto tragicamente
morto. CarbAntony, stupito, si divertiva a vedere le persone che si
commuovevano nel ritrovarlo vivo.
E' presente alla fiera di fine agosto a Governolo e, a fine settembre,
espone nella fiera di Poggio Rusco (Mn).
In Ottobre, partecipa con grande successo, alla festa dei senza fissa
dimora nella città di Brescia.
Nella fine del mese di ottobre 2003 esce la prima pubblicazione dedicata
alla sua vita di C. Gobbetti. La presentazione ufficiale avvenne il
27 dicembre a Villarotta.
2004 - Il 18 aprile lo si trova a Novellara e, alla fine di maggio,
è presente nuovamente a Governolo per partecipare, con commozione,
ai festeggiamenti per le ritrovate opere d'arte rubate poche settimane
prima, soprattutto la seicentesca tela raffigurante l'incontro di Attila
e S. Leone.
Il 13 giugno festeggia il suo 50° compleanno dall'amico pittore
Antonio Viola e collabora con diversi artisti per realizzare un quadro
venduto in beneficenza.
Il pomeriggio della domenica 27 giugno sente grossi dolori lancinanti
nell'addome, tuttavia riesce ad improvvisare una tela nella quale volle
simboleggiare, quasi come un presagio, "la morte in agguato",
non fece in tempo a datarla e a firmarla, fu donata alle persone che
gli recarono visita il pomeriggio. A nulla valse l'insistenza di quelle
persone e del dottore di farsi ricoverare urgentemente in ospedale.
Il lunedì mattina, 28 giugno 2004 fu trovato privo di vita nella
sua stanza presso l'albergo ristorante "Da Pippo" ad Assenza
di Brenzone. Affrontò coraggiosamente la morte da solo.
La causa del decesso fu di arresto cardiaco per grave emorragia interna,
forse la trascurata conseguenza dell'operazione subita diversi anni
prima.
Dopo averlo trasportato nella camera ardente di Castelletto di Brenzone,
il paese gardesano che amava molto, fu poi tumulato nel cimitero di
Villarotta dove, per alcuni anni, lavorò come custode.
A solo pochi mesi dalla sua morte, i critici d'arte hanno giudicato
le sue opere di singolare valore artistico, degne di prestigiose mostre.
2005 - Il 19 marzo è stata inaugurata
la prima esposizione retrospettiva delle opere di Antony o Carbantony
presso il Museo Bentivoglio a Gualtieri di RE con la rispettiva
presenza:
Prof. Marzio dall'Acqua critico d'Arte presidente Accademia Nazionale
di Belle Arti di Parma
Prof. Franco Canova storico e critico d'arte - Reggiolo (Re)
Prof. Paolo Angeli docente e critico d'arte - Suzzara (Mn)
Avv Alfredo Gianolio storico e critico d'arte - Reggio Emlia
Prof. Claudio Gobbetti docente e biografo di Carbantony - Valeggio sul
Mincio (Vr)
Angelo Leidi critico d'arte
La mostra è stata inaugurata con la pubblicazione
del primo catalogo delle sue numerose opere esposte. La chiusura della
mostra è stata fissata per domenica 1 maggio.
La mostra itinerante segna il suo appuntamento
a
Brenzone - Salla della Cultura, dal 25 giugno al 3 luglio 2005
(primo anniversario della sua morte)
Peschiera del Garda - Galleria d'arte dell'ex Caserma di Artiglieria
- dal 15 luglio - 31 luglio
2006 - Biella Circolo Culturale “Orto degli Angeli” dall’1 – 16 maggio 2006